Terminata l’edizione 2013 dei “Comuni Ricicloni”, l’iniziativa realizzata, anno dopo anno, da Legambiente al fine di premiare le comunità locali, le amministrazioni e, soprattutto, l’impegno dei cittadini nella gestione dei propri rifiuti. Anche questa XX edizione della manifestazione ha premiato i buoni e puntato la luce dei riflettori sui “cattivi”, andando a valorizzare tutte le ottime esperienze italiane di raccolta differenziata, e anche tutti gli acquisti di beni, opere e servizi, che hanno interessato i materiali recuperati dalla raccolta.

Vincitore assoluto della manifestazione è il comune di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, con un indice di raccolta differenziata dell’87,6%. Miglior capoluogo riciclone per il Nord Belluno, mentre al Sud è la città di Salerno che si distingue per il suo impegno green. Un plauso anche per le aziende di settore. Dei 1.293 Comuni italiani premiati per aver superato il 65% di raccolta differenziata, ben 64 sono serviti da Aimeri Ambiente, società del Gruppo Biancamano dei fratelli Pizzimbone attiva nella raccolta e nella gestione dei rifiuti.

La buona notizia di questa edizione 2013 è che in Italia esistono realtà che sono molto vicine all’eccellenza (sono 330 i comuni Rifiuti-free) arrivando a circa il 90% della quantità di rifiuti riciclati. Poi purtroppo c’è, e questa non è poi una così grossa novità, quella parte dell’Italia che, invece, è ancora tanto lontana da una cultura della sostenibilità e continua a riempire giornalmente cassonetti e discariche della propria città. Dall’indagine Legambiente, sono 1293 i comuni italiani che superano il 65% di raccolta differenziata; la loro distribuzione è in prevalenza al Nord (85%), segue il Sud e chiude il Centro Italia, territorio nazionale dove la raccolta differenziata risulta ancora troppo lontana dall’affermarsi.